La Manovra sarà votata entro il 30 dicembre
Manovra 2024 in dirittura d’arrivo. Lunedì notte è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato il testo con gli emendamenti alla legge di Bilancio, che approderà al voto di fiducia a Palazzo Madama venerdì prossimo per poi essere mandato alla Camera entro il 30 dicembre. Numerose le modifiche al testo originario; vogliamo qui focalizzarci su quelle relative alla casa, all’Imu, agli affitti e al territorio. Ecco le principali novità contenute nella Manovra di Bilancio 2024.
- No alla proroga del Superbonus nel 2024
- Affitti brevi, doppia cedolare secca
- Contrasto al disagio abitativo
- Fondo mutui prima casa per famiglie numerose
- Aliquote Imu, più tempo per i Comuni
- Assicurazioni contro le calamità naturali
- Ponte sullo Stretto
- Alle Regioni 205 milioni di euro
- Capitale di arte contemporanea
No alla proroga del Superbonus nel 2024
Nessuna proroga per il Superbonus nella legge di Bilancio. Nonostante le pressioni da Forza Italia per salvare i lavori in corso nei condomini, la scelta del Governo è di eliminare quella fonte di costi eccessivi identificata negli incentivi del Superbonus 110, che probabilmente saranno esclusi anche dal Decreto Milleproroghe. Per quanto riguarda i condomini con i lavori in ritardo, che finiranno nel 2024, la detrazione scenderà dal 110 al 70 per cento.
Affitti brevi, doppia cedolare secca
Per quanto riguarda gli affitti brevi, altra spinosa questione, la quadra trovata dalla Legge di Bilancio consiste nello sdoppiamento dell’aliquota: 21 per cento per chi affitta un solo appartamento, 26 per cento, a partire dal secondo appartamento, per chi ne affitta più di uno. Resta l’obbligo di dotarsi di Codice Identificativo Nazionale per chi è titolare di attività di affitto breve, da esporre nei locali e negli annunci, sia cartacei che online.
Contrasto al disagio abitativo
Cento milioni saranno stanziati dalla Legge di Bilancio 2024 per il contrasto al disagio abitativo. Tali risorse, ha spiegato la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, “verranno utilizzate per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica. Le azioni di contrasto al disagio abitativo saranno supportate anche dal lavoro della Cabina di Regia sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, da me presieduta al Ministero dell’Economia e Finanze, grazie alle indicazioni che verranno elaborate dal programma nazionale”.
Fondo mutui prima casa per famiglie numerose
Il Fondo di Garanzia per i mutui prima casa viene aperto alle famiglie numerose con reddito medio-basso. Possono accedere al fondo le famiglie con tre figli sotto i 21 anni e un Isee non superiore a 40.000 euro, le famiglie con quattro figli di età inferiore a 21 anni con Isee fino a 45.000 euro e quelle con cinque o più figli sotto 21 anni e con un Isee non superiore a 50.000 euro. La garanzia del Fondo è rilasciata nella misura massima dell’80 per cento della quota capitale nei casi di famiglie con tre figli, dell’85 per cento della quota capitale per i nuclei con quattro figli e del 90% nel caso di famiglie con cinque o più figli.
Aliquote Imu, più tempo per i Comuni
La Legge di Bilancio 2024 concede più tempo ai Comuni per decidere le aliquote Imu, per il solo 2023. Le relative delibere devono essere pubblicate entro il 15 gennaio 2024. L’eventuale differenza a saldo andrà versata entro il 29 febbraio 2024 senza applicazione di interessi e sanzioni. La misura si è resa necessaria per sanare la posizione di 211 Comuni ritardatari.
Assicurazioni contro le calamità naturali
Nella Legge di Bilancio si introduce una norma legata alle catastrofi naturali, con cui ormai tocca fare i conti periodicamente. Il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy definiranno gli eventi calamitosi e catastrofali per i quali le imprese possono chiedere indennizzi alle assicurazioni. D’altro canto vengono dimezzate le sanzioni per le imprese di assicurazione che eludono l’obbligo di contrarre polizze contro il rischio calamità. La sanzione amministrativa, che nel testo originale del ddl di bilancio è compresa tra 200.000 e un milione di euro, diventa compresa tra 100.000 e 500.000 euro.
Ponte sullo Stretto
Il Ponte sullo Stretto resta una priorità in Manovra 2024, con un finanziamento di circa 2,3 miliardi di euro, attinto dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027. La norma prevede che l’autorizzazione di spesa per finanziare la realizzazione del Ponte, inizialmente pari a 11,63 miliardi fino al 2032, scenda a 9,312 miliardi. I 2,318 miliardi mancanti vengono coperti per 718 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione “sulla quota afferente alle amministrazioni centrali”. I restanti 1,6 miliardi arrivano sempre dal Fondo per lo sviluppo e coesione ma “sulle risorse indicate per le Regioni Sicilia e Calabria”.
Alle Regioni 205 milioni di euro
Per coprire i maggiori costi derivanti dall’aumento dei prezzi dell’energia negli anni 2022 e 2023, alle Regioni a statuto ordinario la Manovra di Bilancio 2024 riconosce un contributo pari a 100 milioni di euro per il 2024 che sarà ripartito secondo modalità stabilite dalla Conferenza delle Regioni. A fronte di tale contributo, che aumenta la capacità di spesa corrente, le Regioni a statuto ordinario rinunciano però a complessivi 250 milioni di spese per investimenti, che hanno un diverso profilo di impatto sull’indebitamento netto. In questo modo si ottiene la neutralità per il bilancio pubblico. Per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale arrivano altro 105 milioni di euro, erogati per compensare gli effetti del primo modulo della riforma Irpef sulla compartecipazione.
Capitale di arte contemporanea
Infine, secondo la Legge di Bilancio 2024, il Consiglio dei ministri conferirà annualmente il titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea ad una città italiana, sulla base di un’apposita procedura di selezione definita dal Ministero della cultura. Alla città vincitrice del titolo verrà attribuita la somma di 1 milione di euro.
Fonte: Idealista.it