I meccanismi di molti bonus fiscali (anche quelli che riguardano la casa) prevedono che i beneficiari debbano presentare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che serve proprio a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie per stabilire specifici requisiti reddituali. Ancora molti contribuenti si chiedono come fare l’ISEE, come si calcola e quali sono i documenti che servono. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’ISEE precompilato e quando vale la pena farlo.
- Come si fa l’ISEE da soli?
- Quali sono i documenti che servono per l’ISEE?
- ISEE precompilato
- Quando vale la pena fare l’ISEE?
Come si fa l’ISEE da soli?
Anche per fare l’ISEE da soli è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), ovvero quel documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
La DSU può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno. Gli ISEE elaborati nel 2024 hanno validità fino al 31 dicembre 2024. Per fare l’ISEE da soli, basta essere in possesso di Spid e collegarsi al nuovo portale unico ISEE dell’Inps, una volta autenticati basta seguire pochi semplici passaggi per ottenere la propria dichiarazione di Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
I dati contenuti nella DSU sono:
- in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione);
- in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
Il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato. Nella DSU:
- il nucleo familiare è quello dichiarato alla data di presentazione della dichiarazione;
- i redditi sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU;
- il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.
Per ulteriori dettagli su come compilare autonomamente il modello ISEE, consulta l’apposito articolo dedicato.
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Quali sono i documenti che servono per l’ISEE?
Per il calcolo dell’ISEE “standard” (ovvero per la dichiarazione richiesta generalmente per le prestazioni sociali agevolate) viene richiesto di compilare la cosiddetta DSU mini, che contiene i principali dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.
In linea generale, i documenti richiesti per fare l’ISEE sono:
- Codice Fiscale e Documento d’identità del dichiarante;
- Codice Fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare ed eventualmente del coniuge non residente e del figlio a carico non residente (se il figlio non è coniugato o se non ha figli o se di età inferiore a 26 anni);
- Contratto di affitto registrato (in caso di residenza in locazione);
- Patrimonio Mobiliare saldo al 31/12/2022 (Conto Corrente, Carta Prepagata, Libretto di risparmio, conto deposito titoli ed obbligazioni, buoni fruttiferi, assicurazione sulla vita);
- Patrimonio Immobiliare al 31/12/2022 (visura catastale di tutti i fabbricati e terreni ubicati in Italia e debito residuo del mutuo per acquisto di immobili);
- Eventuale Targa di autoveicoli, motoveicoli superiori a 500 cc, navi o imbarcazioni da diporto intestati al nucleo familiare;
- Attività finanziaria posseduta all’estero.
Nel nostro articolo dedicato, trovi l’elenco completo dei documenti necessari per compilare correttamente il modulo l’ISEE.
In casi particolari, in base al tipo di prestazione da richiedere oppure alle particolari caratteristiche del nucleo familiare, occorre compilare la DSU integrale e fornire informazioni aggiuntive. È il caso anche di alcune tipologie specifiche di ISEE:
- ISEE “socio-sanitario”;
- ISEE “socio-sanitario residenze”;
- ISEE “università”;
- ISEE “minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi”.
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ISEE precompilato
Tra le varie opzioni c’è anche l’ISEE precompilato, ma cosa significa? Dal 2020 la normativa ISEE prevede la possibilità di effettuare la DSU precompilata, questa opzione è caratterizzata dalla presenza di dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, che vanno integrati con altri dati autodichiarati. Il servizio è disponibile direttamente sul sito dell’Inps, che mette a disposizione anche dei tutorial che spiegano le fasi necessarie per l’acquisizione dell’ISEE precompilato.
Quando vale la pena fare l’ISEE?
La richiesta della dichiarazione ISEE se è intenzione del cittadino per beneficiare di alcuni bonus o agevolazioni fiscali che prevedono dei requisiti reddituali (in questi casi si parla di ISEE obbligatorio) . Allo stesso modo, deve essere effettuata in caso di variazioni che possono avere un impatto sulla situazione economica del nucleo familiare, sia nel caso in cui le novità interessino i redditi sia nel caso in cui siano relative ai patrimoni.
Fonte: Idealista.it