Bonus ristrutturazione al 30%: cosa cambia con il dl superbonus

La novità scatterà a partire dal 2028, ma dal 2025 l’aliquota scenderà al 36%

Tra le plieghe del maxi emendamento del governo al decreto 39/2024, o dl superbonus,si nasconde anche un’importante novità per il bonus ristrutturazione. Una modifica che sebbene non abbia un impatto immediato sull’agevolazioni per le ristrutturazioni per il 2024, attualmente in vigore con un’aliquota del 50%, mette un’ipoteca importante per il 2025 e soprattutto dal 2028 in avanti.

Tra i piani del governo c’è una completa ristrutturazione delle agevolazioni sulla casa. Se la prova più palese è il maxi emendamento al dl superbonus, che introduce lo spalma crediti obbligatorio in 10 anni per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025 e prevede che non sarà più possibile compensare i crediti fiscali con contributi previdenziali o INAIL da parte delle banche, un segnale importante è anche l’intervento sul bonus ristrutturazione che per il 2024 ha un’aliquota del 50%.

Bonus ristrutturazioni al 30% dal 2028

L’articolo 9 bis comma 8, prevede infatti“all’articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: «3-ter. Per le spese agevolate ai sensi del presente articolo sostenute a partire dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, escluse quelle di cui al comma 3-bis, l’aliquota di detrazione è ridotta al 30 per cento». Detto in altre parole, a partire dal 2028 l’attuale aliquota del bonus ristrutturazionescenderà al 30%. 

Bonus ristrutturazione nel 2025

Ma la novità riguarda anche il bonus ristrutturazioni nel 2025 perché a partire dal prossimo anno la percentuale di detrazione sarà infatti del 36%. Questo perché il 36% è l’aliquota standard dell’agevolazione per le ristrutturazioni che è attualmente al 50% per via delle maggiorazioni introdotte anno dopo anno dal governo. Cambia l’aliquota, ma cambia anche il tetto massimo di spesa. Dall’attuale 96mila euro, a gennaio 2025 si passerà infatti alla metà 48mila euro. Un limite che dovrebbe essere confermato dal 2028.

Fonte: Idealista.it

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