La legge di Bilancio 2024 ha introdotto alcune importanti novità in tema di cedolare secca per le locazioni brevi. In particolare, secondo quanto disposto, dallo scorso primo gennaio l’aliquota è passata dal 21 al 26 per cento. Attenzione però: la tassazione più elevata riguarda solo la seconda, terza e quarta casa locata. In caso di quinto immobile affittato è invece necessario aprire la partita Iva. Ma da quando bisogna tener conto dell’aumento dell’aliquota? La risposta l’ha fornita il Fisco. Si ricorda, inoltre, che per locazione breve si intende un contratto di locazione per un immobile a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: Da quando bisogna tener conto dell’aumento dell’aliquota al 26% riguardante la cedolare secca? Se il contratto di locazione breve è stato stipulato a fine 2023 con scadenza a gennaio 2024 è ancora applicabile l’aliquota del 21%?”.
Cosa cambia nel 2024 per gli affitti brevi?
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha ricordato che le nuove disposizioni che prevedono un aumento dell’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca si applicano a partire dal 1° gennaio 2024, quando è entrato in vigore l’articolo 1, comma 63, della legge n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024).
È proprio di questi giorni poi una circolare dell’Agenzia delle Entrate (la circolare n. 10/2024) con la quale è stata fatta una precisazione:
- indipendentemente dalla data di stipula dei contratti e dalla percezione dei canoni, l’imposta sostitutiva nella misura del 26% è dovuta sui redditi derivanti dai contratti di locazione breve maturati a partire dal 1° gennaio 2024 (secondo il principio del pro-rata temporis, in base all’articolo 26 del Tuir).
La nuova aliquota del 26% si applica quindi sui redditi di locazione maturati dal 1° gennaio 2024, a prescindere dalla data di stipula dei relativi contratti e dalla percezione dei canoni.
È però importante ricordare che l’aliquota dell’imposta sostitutiva della cedolare secca sarà applicata al 26% a partire dal secondo immobile dato in locazione. Il proprietario che mette in locazione diverse unità ha dunque la possibilità di sceglierne una per ciascun periodo d’imposta per cui fruire dell’aliquota ridotta del 21%. La scelta dovrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta d’interesse.
Quando si paga la cedolare secca sugli affitti brevi 2024?
La cedolare secca può essere pagata in un’unica soluzione entro il 30 novembre dell’anno di riferimento, se l’importo è inferiore a 257,52 euro. Deve invece essere corrisposta in due rate se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro: la prima, del 40%, deve essere saldata entro il 30 giugno; a seconda, del restante 60%, entro il 30 novembre.
Fonte: Idealista.it