Cosa fare se si sbaglia a pagare l’IMU? Tutte le soluzioni possibili

Pagare l’IMU può essere complicato ed è facile incappare in errori, ma per ogni problema con il pagamento c’è una soluzione

Durante la compilazione del modello F24 e dell’IMU (Imposta Municipale Propria) si può facilmente incorrere in errori. Ma cosa fare se si sbaglia a pagare l’IMU? Il contribuente ha sempre la possibilità di regolarizzare la propria posizione, sia che si accorga dell’errore prima della scadenza del pagamento dell’imposta, sia che questo avvenga dopo la scadenza. Le conseguenze saranno diverse a seconda dei casi, ma sempre ridotte rispetto alle sanzioni applicate a seguito di accertamenti da parte delle autorità.

  1. Cosa succede se sbaglio l’IMU?
  2. Come rettificare l’IMU?
  3. E se il commercialista sbaglia il calcolo dell’IMU?
  4. Se la banca sbaglia un F24?
  5. Doppio pagamento IMU: cosa fare in questo caso?
  6. Cosa fare in caso di acconto IMU errato?

Cosa succede se sbaglio l’IMU?

Se si commette un errore nel pagamento dell’IMU 2024, le conseguenze e le azioni da intraprendere possono essere differenti in base al momento in cui si rileva l’errore. Se l’errore viene notato prima della scadenza del pagamento della rata in acconto o saldo, è possibile procedere con la correzione di errori formali per F24 e IMU in modo relativamente semplice: compilando un nuovo modello F24 con gli stessi dati precedentemente inseriti, ma correggendo l’importo nella colonna “importi a debito”.

Nel caso in cui l’errore venga notato dopo la scadenza del pagamento sarà necessario agire tramite ravvedimento operoso e verranno applicate una serie di sanzioni ridotte in base alla tempestività della rettifica dell’errore. Se invece l’errore non viene notato dal contribuente, ma dall’Agenzia delle Entrate e gli organi preposti al controllo si andrà in contro al pagamento di una vera e propria sanzione, senza possibili appelli e minorazioni.

calcolatrice per calcolo imu

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Come rettificare l’IMU?

Rettificare l’IMU, sia prima che dopo la scadenza del pagamento, richiede passi specifici per correggere l’errore e regolarizzare la propria posizione fiscale.

Quando si intende rettificare l’IMU prima della scadenza è possibile correggere l’errore in pochi passaggi. Capire come correggere un F24 errato nella categoria IMU è semplice: sarà necessario compilare un nuovo modello F24 con gli stessi dati anagrafici e di identificazione del precedente modello, ma inserendo nella colonna “importi a debito versati” l’importo corretto da versare.

Per regolarizzare in modo definitivo sarà necessario solo versare l’importo corretto entro la scadenza prevista. Anche se il pagamento viene suddiviso in più versamenti, l’importante è che l’importo totale sia versato entro la scadenza.

Nel caso in cui l’errore venga notato dopo la scadenza del pagamento, o se il contribuente ha dimenticato di pagare, sarà necessario utilizzare come soluzione il ravvedimento operoso. Questo strumento consente di correggere errori, omissioni o ritardi nel pagamento delle imposte, incluso l’IMU. L’importo dell’IMU non pagato, totale o parziale, dovrà essere saldato con l’aggiunta di una sanzione, calcolata in base al tempo trascorso dalla scadenza. Con il ravvedimento operoso le sanzioni sono ridotte rispetto a quelle che verrebbero applicate in caso di mancata autodenuncia.

Gli interessi del ravvedimento operoso sono calcolati al tasso legale vigente, applicati giornalmente dal giorno successivo alla scadenza fino al giorno del pagamento:

  • Entro 14 giorni: 0,1% per ogni giorno di ritardo
  • Dal 15° al 30° giorno: 1,5% fisso
  • Dal 31° al 90° giorno: 1,67% fisso
  • Oltre il 90° giorno fino a un anno: 3,75% fisso.

Anche in caso di ravvedimento operoso andrà ricompilato il modello F24, inserendo nella colonna “importi a debito versati” anche gli importi delle sanzioni e degli interessi calcolati. Per concludere il processo di rettifica andrà versato l’importo totale dovuto, comprensivo di tributo, sanzioni e interessi.

E se il commercialista sbaglia il calcolo dell’IMU?

È possibile che sia proprio il commercialista a commette un errore nel calcolo dell’IMU, in questo caso è importante correggere la situazione e minimizzare le conseguenze, che ricadranno sul contribuente, in modo tempestivo. Prima di tutto, è fondamentale identificare esattamente dove e come è stato commesso l’errore, verificando la documentazione fornita dal commercialista e confrontando gli importi pagati con quelli effettivamente dovuti.

Se la colpa dell’errore è effettivamente del commercialista, sarà necessario informare immediatamente il professionista dell’errore rilevato e chiedere una revisione del calcolo. Un buon commercialista dovrebbe analizzare l’errore, comprendere e spiegarne la causa e, infine, proporre una soluzione. La modalità di correzione dipenderà dal tipo di errore e dal momento in cui viene rilevato, seguendo le modalità per le rettifiche precedentemente indicate.

L’errore del commercialista potrebbe causare danni economici, ad esempio con sanzioni e interessi, se ciò accade è possibile richiedere un risarcimento. Sarà necessario raccogliere tutta la documentazione relativa all’errore, inclusi i calcoli originali, le comunicazioni con il commercialista e le prove dei pagamenti e inviare una lettera formale al commercialista richiedendo il risarcimento per i costi sostenuti a causa dell’errore.

Il commercialista potrebbe possedere un’assicurazione professionale che copre gli errori professionali. Questo tipo di polizza può coprire i costi derivanti dagli errori del professionista. Nel caso in cui il commercialista non accetti di risarcire il danno, è bene valutare la possibilità di ricorrere a una mediazione o, come ultima risorsa, intraprendere un’azione legale.

pagamento imu casa

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Se la banca sbaglia un F24?

Se fosse la banca a commettere un errore nel pagamento di un modello F24, la situazione che si presenta al contribuente deve essere risolta prontamente. Quest’ultimo deve verificare l’errore nell’F24 e nella ricevuta, poi contattare immediatamente la banca fornendo tutti i dettagli per richiedere l’annullamento della transazione se possibile, o una rettifica all’Agenzia delle Entrate se il pagamento è già avvenuto. Presentando una richiesta di rettifica all’Agenzia, e allegando la documentazione necessaria, è possibile segnalare l’errore tramite i servizi telematici. Non resta che controllare i termini per la rettifica e conservare tutta la documentazione.

Doppio pagamento IMU: cosa fare in questo caso?

Se viene effettuato un doppio pagamento dell’IMU, ma anche nel caso di un errore sul pagamento IMU in eccesso, è possibile chiedere il rimborso dell’importo versato in eccesso raccogliendo i modelli F24 utilizzati per il pagamento e le prove del doppio pagamento, quali ricevute di pagamento, estratti conto bancari, ecc. Con questi documenti presentare una domanda di rimborso indirizzata al Comune competente in cui viene descritto l’errore e la richiesta di rimborso dell’importo pagato due volte.

La domanda può essere presentata in modalità telematica, a mano, o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno presso l’ufficio tributi del Comune competente. Il Comune esaminerà la richiesta e, se approvata, procederà al rimborso dell’importo versato in eccesso.

Cosa fare in caso di acconto IMU errato?

Un’altra variabile negli errori riguardanti l’IMU è il versamento di un acconto errato, si aprono così due scenari principali da considerare: pagamento insufficiente e pagamento eccessivo. Nel caso in cui il contribuente si renda conto di aver versato un importo inferiore rispetto a quello dovuto per l’acconto può rettificare il pagamento compilando un nuovo modello F24 e indicando nella colonna “importi a debito versati” l’importo integrativo da pagare. Infine, si effettua il pagamento della differenza entro la scadenza del saldo. Se la scadenza del saldo è già passata, si può utilizzare il ravvedimento operoso per regolarizzare la tua posizione.

Con un pagamento in eccesso dell’acconto è necessario chiedere il rimborso dell’importo versato in eccesso o compensarlo con il saldo. Procedendo con la compensazione con il saldo, si calcola l’importo del saldo dovuto, tenendo conto dell’eccedenza pagata in acconto. Diviene così necessario compilare un nuovo modello F24 per il saldo, considerando l’importo già versato in eccesso. In ogni caso rimane l’opzione di richiedere il rimborso dell’importo eccedente, seguendo la procedura indicata per il doppio pagamento.

Fonte: Idealista.it

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