Affitti in Italia: lieve calo ad agosto, ma crescita annua dell’8,8%

Ad agosto, il costo medio degli affitti in Italia ha registrato una lieve diminuzione dello 0,1%, mantenendo il prezzo medio stabile a 14,2 euro al metro quadro rispetto a luglio. Su base annua, i prezzi sono aumentati dell’8,8%, secondo il report mensile dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia.

Capoluoghi
Tra i capoluoghi, ad agosto, 52 città hanno registrato un aumento dei prezzi, mentre 30 hanno evidenziato un calo. I prezzi sono rimasti invariati a Biella, L’Aquila, Prato e Treviso. Alcuni centri non sono stati inclusi nelle rilevazioni statistiche a causa di una base dati non sufficientemente stabile e rappresentativa nel periodo considerato.

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CapoluogoCanone medio (euro/mq)
Alessandria6,5
Ancona9,0
Ascoli Piceno8,1
L’Aquila7,4
Arezzo8,1
Asti6,7
Bari11,6
Bergamo11,8
Biella6,7
Benevento6,9
Bologna17,2
Brescia11,4
Barletta8,3
Bolzano-Bozen14,0
Cagliari13,5
Campobasso6,7
Caserta8,3
Chieti6,5
Caltanissetta4,9
Como15,6

Gli aumenti più pronunciati si sono registrati a Savona, dove le aspettative dei proprietari sono aumentate del 10%, seguita dagli aumenti di Grosseto (9,1%), Massa (6,9%), Pesaro (6,3%) e Brescia (5,9%). Al contrario, i cali più significativi sono stati quelli di Cesena (-7%), Potenza (-5,4%) e Urbino (-5%).

Il trend dei prezzi nei grandi mercati è stato piuttosto contrastato: Firenze (3,5%) e Roma (1,4%) registrano aumenti rispetto a luglio, mentre Milano (-0,8%), Torino e Napoli (entrambe -1%) mostrano una diminuzione.

Milano rimane la città più cara per gli affitti con 22,8 euro/m², seguita da Firenze (20,6 euro/m²) e Venezia (20 euro/m²). Le città più economiche sono Caltanissetta (4,9 euro/m²), Reggio Calabria (5,5 euro/m²) e Vibo Valentia (5,6 euro/m²).

Province
Anche tendenza provinciale dei canoni di locazione vede una prevalenza di aree con prezzi in aumento – sono 60 su 106 province monitorate – trascinate dai rimbalzi a doppia cifra di Verbano-Cusio-Ossola (13,5%), e Rimini (10,9%). All’estremo opposto, Arezzo (-11,5%) è la zona che ha subito il maggior calo di prezzo ad agosto, seguita da Sardegna e Abruzzo (entrambe -9%).

Canoni medi di affitto ad agosto 2024 per provincia

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ProvinciaCanone medio (euro/mq)
Agrigento6,4
Alessandria6,0
Ancona8,8
Aosta22,2
Ascoli Piceno10,4
L’Aquila8,6
Arezzo8,5
Asti6,2
Avellino5,7
Bari10,3
Bergamo10,8
Biella6,1
Belluno32,8
Benevento6,3
Bologna16,1
Brindisi10,4
Brescia14,4
Barletta-Andria-Trani9,3
Bolzano-Bozen15,3
Cagliari13,4

Ad agosto, i prezzi degli affitti nelle principali province italiane hanno mostrato un andamento altalenante: sono aumentati a Roma (1,1%) e Torino (0,4%), mentre sono diminuiti a Milano e Napoli (-0,5% per entrambe le province).

I canoni di affitto più elevati si riscontrano a Lucca (33,4 euro/m²), Belluno (32,8 euro/m²), Rimini (27,7 euro/m²) e Grosseto (23,2 euro/m²). Mentre, le province più economiche per l’affitto sono Caltanissetta (5,5 euro/m²), Avellino (5,7 euro/m²) e Alessandria (6 euro/m²).

Regioni
In Italia, i canoni d’affitto sono aumentati in 13 delle 20 regioni. Gli incrementi più consistenti sono stati registrati in Calabria e Friuli-Venezia Giulia, entrambe con un più 2,9%, seguite dall’Umbria con il 2,7%.

Canoni medi di affitto ad agosto 2024 per regione

RegioneCanone medio (euro/mq)
Piemonte9,8
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste22,2
Liguria13,7
Lombardia18,9
Abruzzo8,7
Molise7,0
Campania10,3
Puglia9,3
Basilicata7,8
Calabria8,6
Sicilia8,1
Sardegna12,1
Trentino-Alto Adige13,5
Veneto12,4
Friuli-Venezia Giulia10,0
Emilia-Romagna14,6
Toscana18,6
Umbria7,5
Marche9,4
Lazio14,8

I cali più significativi si sono, invece,  verificati in Molise (-4,2%) e Valle d’Aosta (-3,4%), mentre Marche (-1,9%), Basilicata (-1,2%), Emilia-Romagna, Lombardia e Abruzzo hanno avuto ribassi inferiori all’1%.

Valle d’Aosta (22,2 euro/m²), Lombardia (18,9 euro/m²) e Toscana (18,6 euro/m²) sono le regioni più costose per gli affitti, mentre Molise (7 euro/m²), Umbria (7,5 euro/m²) e Basilicata (7,8 euro/m²) sono le più economiche.

L’indice dei prezzi degli immobili idealista

Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.

Fonte: Idealista.it

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