I chiarimenti del Fisco
In tema di comodato d’uso e bonus ristrutturazione, chi può portare in detrazione le spese? Alla domanda ha risposto il Fisco chiarendo un dubbio di un contribuente. Prima di analizzare la questione, si ricorda che – come spiegato dall’Agenzia delle Entrate – il comodato è il contratto con cui una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituirlo. Si tratta di un contratto essenzialmente gratuito, che può essere redatto in forma verbale o scritta.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Mia moglie è proprietaria di un’abitazione che ha concesso in comodato gratuito alla sorella. A breve vorremmo effettuare su tale immobile dei lavori per i quali è prevista la detrazione per ristrutturazioni edilizie. La domanda è la seguente: essendo fiscalmente a mio carico, posso portare io in detrazione le spese che sosterrò, in qualità di coniuge convivente?”.
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha chiarito che “al verificarsi di determinate condizioni, la normativa in materia di detrazione per il recupero del patrimonio edilizio riconosce anche ai familiari conviventi del proprietario dell’immobileoggetto degli interventi la possibilità di usufruire della detrazione indicata dall’articolo 16-bis del Tuir (pari, attualmente, al 50% delle spese sostenute). Per familiari si intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. Per usufruire della detrazione sono richiesti, al momento del sostenimento della spesa, lo status di convivenza e la disponibilità dell’abitazionesu cui si effettuano gli interventi”.
Ma nel caso in esame, dal momento che “che i lavori riguarderanno un immobile che non risulta a disposizione”, il marito della proprietaria dell’abitazione concessa in comodato gratuito alla sorella non può portare in detrazione le spese per i lavori di detrazione. Nello specifico, il Fisco ha spiegato che “al coniuge convivente non potrà essere riconosciuta la detrazione per le spese da lui sostenute per ristrutturare l’abitazione che la moglie (proprietaria dell’immobile) ha concesso in comodato ad altro familiare o a terzi”.
Comodato d’uso, cosa dice il Codice Civile
L’articolo 1803 del Codice Civile spiega: “Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito”.
Il comodato può essere redatto in forma verbale o scritta. Se in forma scritta, il comodato di un bene immobile deve essere registrato entro 30 giorni dalla data dell’atto. Se il contratto è verbale, deve essere registrato solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
Fonte: Idealista.it